
Pochi giorni fa si sono tenuti gli esami di passaggio di grado degli allievi del percorso professionale di shiatsu.
Abbiamo potuto palpare in maniera quasi tangibile l’ansia, le preoccupazioni, la tensione, le aspettative che hanno presto lasciato il posto all’entusiasmo, alla passione e alla gioia.
Questo evento che ricorre ogni anno e il cui scopo principale è stimolare una crescita degli allievi nel loro percorso, ha visto anche il termine di chi ha iniziato solo nell’ultimo anno.
Il passaggio dal primo al secondo anno è, forse, il più delicato.
Mi piace pensare al primo anno come un viaggio in treno.
Si decide di salire su una carrozza. Ci si deve sedere vicino a persone mai viste prima e con cui, quasi inevitabilmente, si comincia a interagire per capire il loro perché di quel viaggio. Il treno viaggia su dei binari in un percorso lineare. Ci si ferma ad alcune stazioni, in attesa di arrivare a destinazione.
Ogni stazione è un passaggio obbligato, è diversa dalle altre, ma forse non così tanto. O forse si. Come sarà la prossima? Ah, ecco…! Diversa da come ci si aspettava. E tutte le volte che il treno rallenta un po’, prima di fermarsi, si guarda fuori dal finestrino per vedere dove si è arrivati, a che punto si è del proprio viaggio, quali obiettivi sono stati raggiunti.
All’inizio, la meta sembra lontana. Il viaggio è lungo. Ma, stazione dopo stazione, alla fine, arriva l’ora di scendere.
Nel frattempo si sono conosciuti meglio i propri compagni di viaggio. Si sono acquisite delle nuove conoscenze ed esperienze. E magari si ha avuto il tempo di pensare un po’ a se stessi. Di fare quelle cose che nella frenesia della quotidianità si riesce sempre a rinviare. E così il viaggio può diventare un bel momento di introspezione, di riflessione.
Con un po’ di determinazione, ci si ricorda anche di avere delle capacità dimenticate, e magari di averne acquisite di nuove.
Il viaggio può essere stancante, ma può avere portato nuovi pensieri, nuovi propositi, nuovi progetti.
Ma alla fine, ecco… il treno rallenta e si intravede tra le colonne della stazione il cartello della propria destinazione. Si raccolgono i propri effetti e bagagli, pronti a scendere, magari con un pochino di adrenalina.
Ma il viaggio è davvero finito? Eh, no! Perché ormai ci si è preso gusto. Perché viaggiare è bello e si vuole prendere un altro treno. Si è assaporata la curiosità di voler andare oltre. Di scoprire ancora qualcosa di nuovo.
Ed ecco che arriva il secondo anno.
Si sale su una carrozza e…, cosa?
Ma non è la carrozza di un treno… Non è nemmeno una carrozza!
Ci si accorge velocemente che si è saliti, invece, su una barca.
Non ci sono più quei bei binari rassicuranti che fanno andare il treno in una direzione ben delineata.
Beh…, ma comunque si segue sempre una rotta, no?!?
Prima c’era un macchinista, ma ora c’è un capitano… che cambia?
Non ci sono più dei binari, ma il percorso è sempre molto lineare, vero?
Mmmm… non proprio. Nel mare ci sono le correnti, i venti. E poi…, a quale porto si deve approdare per primo?
E perché proprio a quello?
A volte sembra quasi che non si stia seguendo una rotta ben precisa. Che i porti cui si giunge non seguano un percorso lineare. Eh, no!
Ma bisogna fidarsi del capitano. Che conosce i mari, le correnti, i venti. E sa a quali porti bisogna approdare prima, e quanto bisogna fermarsi. Perché più che nel primo anno, ciò che conta veramente – ed è frase tanto scontata quanto di grande significato – non è tanto la destinazione, quanto il viaggio che conta.
E’ l’esperienza maturata nel percorso, nei porti e nelle città visitate che porta l’allievo a costruire la propria esperienza, la propria crescita e – perché no? – a consolidare gli aspetti positivi della propria personalità e la propria autostima.
E, quindi, avanti viaggiatori!!!
Il mare dello shiatsu vi aspetta!
Non abbiatene paura!
Perché, se non vi chiuderete nella cuccetta sperando di arrivare al più presto alla fine, potrete assaporare il profumo del mare, la freschezza della brezza, il calore del sole e scoprire che il vostro Mondo, nasconde delle meraviglie che non avreste mai pensato di vedere.
Buon viaggio!