
E’ una domanda che ci poniamo continuamente, perché?
Beh…, perché tutti vogliono stare bene! Ma cosa significa, prima di tutto, stare bene? Quale parte di noi viene coinvolta nel processo di miglioramento della nostra salute e del nostro benessere? Il corpo? La mente? L’energia? Lo spirito? Coltivare solo una parte del nostro essere è come avere un’automobile e fare attenzione solo a una parte di essa: mi prendo cura degli pneumatici e della carrozzeria, ma non faccio mai attenzione al lavoro del motore e della parte elettrica. Non ascolto i rumori insoliti e non faccio caso alle spie che si accendono per segnalare qualcosa che non va. Prima o poi ne risentirà tutta la macchina. La carrozzeria potrà anche sembrare perfetta, le gomme potranno anche essere perfettamente prestanti, ma l’auto rischia di rompersi e di fermarsi.
Non possiamo trattare il nostro essere come una serie di parti messe insieme tutte distinte tra loro. Mente, corpo, energia e spirito sono involucri diversi, ma che si compenetrano tra loro e che sono interconnessi in modo dinamico e funzionale.
Per questo motivo le discipline si prendono cura non del solo corpo o della sola mente o della sola energia, ma di tutta l’essenza del “sistema” essere umano.
Stare bene significa, allora, mantenere tutte queste parti in armonia fra loro, affinché possano funzionare al meglio. La percezione del benessere si riflette primariamente su corpo e mente, in quanto strettamente condizionate dai sensi e dalle relative percezioni e che possono essere le “spie” di disagi più profondi.
Le discipline olistiche perseguono proprio questo obiettivo: armonia tra mente, corpo, energia e spirito.
Ma, disciplina, è soprattutto attenzione, impegno, esercizio.
Quindi, cosa bisogna fare per stare bene? Impegnarsi, esercitarsi ed essere sensibili verso se stessi. Insomma, prima di tutto, bisogna volerlo davvero!